Ricerca

Borse di studio e intitolazioni nel ricordo di Jacopo Gallo, Edoardo Civitate e Mario Lavagnino

Comunicato stampa e qualche foto a memoria dell'emozionante cerimonia svolta lunedì 27 maggio 2024 all'istituto Artom.

Utente Federico Cotto

da Federico Cotto

Docente

0

L’emozione non ha voce, forse banale ma efficace per esprimere il sentire di molti presenti alla consegna delle borse di studio e all’intitolazione di tre aule all’istituto Artom lunedì 27 maggio 2024. Per prime sono state consegnate quattro borse di studio volute dalla famiglia di Jacopo Gallo: Valerio Berruti classe IV AI, compagno di banco e complementare per carattere a Jacopo, Romoli Mattia classe V AI, Cepeda Umberto classe V BI e Riccardo Testa classe V BM. Ognuno di questi ragazzi si è distinto durante il proprio percorso scolastico per il modo generoso e attento nei confronti di compagni e professori. Ognuno di loro è stato presentato ai famigliari di Jacopo e ai presenti all’evento da uno dei loro insegnanti che ne ha messo in luce le caratteristiche peculiari e alla base del riconoscimento ricevuto. Inoltre, come richiesto dalla famiglia di Jacopo, i nomi dei possibili candidati alle borse sono stati avanzati proprio dai compagni di classe, i docenti si sono poi limitati a considerare e avallare le proposte loro arrivate. Il desiderio della famiglia è chiaro: queste borse di studio ricordano il modo genuino di essere di Jacopo in famiglia, con gli amici e a scuola. I compagni di classe hanno presentato il sito-progetto Per sempre racing da loro creato, gestito e presto attivo in rete volto a tenere vivo il ricordo di Jacopo. È una pagina ben costruita, dipinta di blu, colore preferito di Jacopo, in cui si parla di lui, del suo modo di essere in famiglia, con gli amici o anche a scuola. È una pagina che racconta di desideri, di passioni e di sogni che anche in questo modo i suoi compagni vogliono far continuare a brillare.

Savikj Stefan classe IV CI ha invece ricevuto la borsa di studio Civitate: alla presenza dei familiari di Edoardo Civitate, dei suoi docenti e di molti studenti, è stata consegnato questo premio voluto dai familiari dopo la scomparsa di Edoardo, avvenuta nove anni fa. Questo premio è rivolto a studenti che, nonostante situazioni difficili, hanno saputo raggiungere obiettivi scolastici e di maturazione personale degni di nota. Tale obiettivo, come precisato dai suoi insegnanti, è stato pienamente raggiunto da Stefan durante il suo percorso di studi.

Durante il pomeriggio sono poi stati ribattezzati tre ambienti: l’aula INFORMATICA 4 dedicata a Jacopo e che lui stesso ha usato spesso con la sua classe, e l’aula INFORMATICA 5 dedicata a Edoardo, entrambi al quarto piano. Infine è stato intitolato il locale adiacente alla palestra grande e finora ricordato come ex-saldatura, al prof. Mario Lavagnino, già studente dell’Istituto e poi docente, mancato lo scorso 28 febbraio. Si tratta di un laboratorio creativo in cui gli studenti trascorreranno il proprio tempo insieme a compagni e docenti in attività scolastiche o extra-scolastiche volte allo sviluppo delle proprie passioni o idee. Qui sin d’ora si svolgono le prove della Compagnia delle emozioni o della Band d’Istituto, qui si è svolto l’ultimo Collegio dei Docenti, qui gli studenti possono studiare al pomeriggio. Un laboratorio dinamico, pronto ad accogliere attività diverse e svariate, che sarebbe piaciuto moltissimo allo spirito curioso e vivace di Mario.

Il Dirigente, presente in ognuno dei momenti vissuti nel pomeriggio, ha ringraziato le famiglie di Jacopo, Edoardo e del prof. Mario Lavagnino per la loro presenza e per il contributo dato alla crescita degli studenti dell’Istituto. Le borse di studio e i luoghi che portano i loro nomi serviranno a ricordarli e a far crescere all’insegna della generosità, dell’impegno e della curiosità gli studenti e le studentesse che ora e in futuro animano e animeranno i corridoi e le aule dell’Istituto. “Una giornata ricca di forti emozioni, emozionante per quanto ricordato. Difficile resistere alla tristezza, alla mestizia. Speriamo che questi piccoli gesti possano aiutare i ragazzi e le famiglie a rielaborare il lutto, a trasformare il dolore di oggi in un ricordo interiore forte, domani”.